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Visita di stato in corea del sud: la carne suina belga sotto i riflettori

Dal 23 al 28 marzo, il re e la regina del Belgio si sono recati in Corea del Sud per una visita ufficiale di Stato. Insieme a loro erano presenti 100 imprenditori belgi di spicco dalla pluriennale esperienza in questo mercato. Qual è il nostro miglior segmento in termini di vendite? La risposta a questa domanda è sorprendente: la carne suina.

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La Corea: un acquirente di carne suina belga di primaria importanza

Per quanto riguarda le esportazioni in Corea del Sud, la carne suina risulta essere il prodotto faro del settore alimentare belga. Il 10% delle esportazioni di carne suina belga destinate a Paesi extraeuropei spetta infatti alla Corea del Sud e per quanto riguarda in particolare il pancettone, questa percentuale raggiunge persino il 50%. La carne viene principalmente trasportata verso la repubblica coreana congelata all’interno di container.

Perché la carne suina belga è così popolare in Corea?

I sudcoreani adorano la carne e per il loro amato barbecue tradizionale cercano in tutto il mondo quella della migliore qualità. A Seoul e dintorni, ci sono molti ristoranti specializzati in carne alla griglia. È grazie alla nota esigenza coreana in materia di carne se i fornitori belgi godono di un’ottima reputazione. Il Belgio è attivo nel mercato sudcoreano da oltre 20 anni con prodotti di qualità per il barbecue: pancetta, coppa, costolette, ecc.
Oltre alle qualità intrinseche della carne, le soluzioni personalizzate e i rigorosi standard di sicurezza alimentare garantiti dalle aziende belghe sono fondamentali per la Corea.

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La peste suina africana causa la chiusura temporanea del mercato sudcoreano

Agrofood, Belgian Pork Group, Delavi, Jademo, Locks e Exportslachthuis De Coster: ben sei aziende belghe esportatrici di carne e il Belgian Meat Office hanno partecipato alla missione economica guidata dai sovrani e avevano buone ragioni per farlo.

Da quando la peste suina africana (PSA) è stata accertata in alcuni cinghiali selvatici nel sud del Belgio, le esportazioni di carne suina belga verso vari Paesi extraeuropei sono state limitate. Benché non esistano rischi per la salute dell’uomo, alcuni Paesi chiudono automaticamente le frontiere alle importazioni da Paesi in cui si registrano casi di PSA. La Corea del Sud è uno di questi.

Attualmente, la pressione politica che punta a limitare queste misure è molto forte; dopotutto, la malattia si è diffusa solo nella popolazione selvatica della provincia del Lussemburgo (Belgio) e sono state adottate tutte le misure necessarie per evitare una potenziale contaminazione di suini domestici. Ecco perché la libera circolazione di carne suina è ancora autorizzata all’interno dell’UE. Ma per il momento il mercato coreano, così importante per la carne suina belga, resta chiuso.

Il Belgian Meat Office e la coppia reale si siedono a tavola con la Corea del Sud

Il Belgian Meat Office ha organizzato un evento di pubbliche relazioni per gli acquirenti sudcoreani. Ae Jin Huys, il nostro chef belga di origini sudcoreane, e il suo celebre omologo locale Joon Woo hanno preparato una “degustazione regale” a base di carne suina belga. La degustazione – che aveva il pancettone come filo conduttore – si è svolta in uno stand allestito per l'occasione e la carne suina si è risolutamente impossessata della scena davanti ai nostri esportatori, ai loro importatori e naturalmente al re Filippo e alla regina Mathilde. La coppia reale ha ringraziato gli acquirenti sudcoreani per la fedeltà pluriennale dimostrata nei confronti della nostra carne suina.