Nel 2017, il Belgio ha esportato in tutto 797.017 ton di carne suina ossia il 3,9% in meno rispetto al 2016. A lungo termine (rispetto a 5 e 10 anni fa), le esportazioni rimangono stabili. La stragrande maggioranza della carne suina belga, segnatamente l'89%, è destinata a paesi all'interno dell'Unione europea. Le esportazioni all'interno dell'Unione sono diminuite del 3%, quelle a paesi terzi del 10,4%.
Esportazioni nell'Unione europea
I primi 3 restano invariati
Proprio come nel 2016, i seguenti paesi restano i mercati d'esportazione più importanti per la carne suina belga:
1. Germania: 257.137 ton di peso di prodotto (2017); esportazioni stabili rispetto al 2016.
2. Polonia: 178.453 ton di peso di prodotto (2017); - 5,1% rispetto al 2016, ma + 9,9% (CAGR) rispetto al 2012 e + 32,7% (CAGR) rispetto al 2007.
3. Paesi Bassi: 90.621 ton di peso di prodotto (2017); + 11,7% rispetto al 2016.
Esportazioni in Italia
Nel 2017, le esportazioni di carne suina in Italia sono state pari a 26.993 ton, rimanendo stabili rispetto all'anno prima. Il 60,2% della carne suina esportata si compone di carne, seguita da carcasse (36,6%), sottoprodotti commestibili (1,7%) e grasso (1,5%). Negli ultimi anni, tra l'altro, la Repubblica ceca e la Cina hanno superato l'Italia come destinazione delle esportazioni. Rispetto a 10 anni fa, le esportazioni di carne suina belga in Italia sono scese con una media annua del 7,7%. Sono calate soprattutto le esportazioni di carne (crescita annua composta 17/07: - 10,5%), mentre quelle di carcasse (crescita annua composta 17/07: + 11,9%) sono salite.
Cambiamenti nel mercato europeo
La Francia, che lo scorso anno era ancora il nostro quarto mercato d'esportazione, nel frattempo è scesa al 7° posto. Le esportazioni sono calate da 43.075 ton di peso di prodotto nel 2016 a 20.385 ton di peso di prodotto nel 2017, una diminuzione ben del 52,7%. Rispetto a 5 e 10 anni fa, le esportazioni sono scese. Negli ultimi 5 anni, esse sono diminuite mediamente del 7,8% annuo e negli ultimi 10 anni del 6,6%.
Al contrario, la Repubblica ceca è un mercato sempre più importante, considerando i dati delle esportazioni. Già da qualche anno, aumentano in questo paese e, nel 2017, hanno raggiunto l'apice con 31.448 ton di peso di prodotto. Nel breve, medio e lungo termine i dati delle esportazioni registrano una tendenza al rialzo: + 7,3% rispetto al 2016, + 10,1% (CAGR) rispetto al 2012 e + 26% (CAGR) rispetto al 2007.
Nel 2017, hanno registrato una forte crescita anche le esportazioni in Lituania e in Romania. Nello stesso anno, il Belgio ha esportato 10.488 ton di carne suina in Lituania, un aumento del 15,2% rispetto al 2016. In Romania, invece, sono state esportate 7.818 ton di carne suina, un aumento del 32,9% rispetto al 2016. In confronto a 10 anni fa, le esportazioni in Romania restano pressoché stabili.
Esportazioni in Asia
Nel 2017, le esportazioni di carne suina belga nell'Asia orientale e sud-orientale sono scese dell'11,7% rispetto al 2016. Hanno registrato il calo maggiore Vietnam, Malesia e Singapore. Rispetto a 5 anni fa, i dati delle esportazioni sono di gran lunga più positivi. La crescita annua composta per le esportazioni in Vietnam è pari al 77,7% rispetto al 2012, per la Cina al 57,2% e per le Filippine al 10,2%. La Corea del Sud resta stabile, mentre il Giappone registra una leggera contrazione, con una crescita annua composta circa di -5%.
Altrove
Le esportazioni nella Comunità degli Stati indipendenti (CIS) nel 2017 sono aumentate del 14,5%, attestandosi a 3.448 ton di peso di prodotto in relazione soprattutto al forte aumento delle esportazioni in Azerbaigian e Moldavia.
Le esportazioni in Africa centrale nel 2017 sono state pari a 4.523 ton di peso di prodotto, ossia un calo del 21,5% rispetto al 2016. Ad esempio, ha registrato un calo sorprendente la Repubblica democratica del Congo. Nel breve, medio e lungo termine ottengono buoni risultati principalmente le esportazioni in Angola e Congo. Si tratta innanzitutto di scarti.
I paesi dell'Africa occidentale importano più carne suina belga, segnatamente 3.247 ton di peso di prodotto o il 7,5% in più rispetto al 2016 soprattutto grazie alla domanda crescente di Ghana e Costa d'Avorio. Anche questi paesi importano per lo più scarti.
Nel 2017, le esportazioni sia in Australia sia in Nuova Zelanda si sono contratte del 7,8%, attestandosi a 4.631 ton di peso di prodotto. Rispetto a 5 anni fa, la crescita effettivamente è spettacolare, ossia il 149,8% (CAGR) per entrambi i paesi.